Per Freud il sogno rivestiva un’importanza fondamentale, in quanto rappresentava “la via regia verso l’inconscio”. Oggi in molti approcci l’interpretazione dei sogni ha perso la sua centralità nel lavoro terapeutico. I terapeuti psicodinamici, invece, esplorano insieme ai pazienti sogni, desideri e fantasie per giungere a una migliore comprensione della vita psichica dell’individuo. I sogni continuano a rappresentare un’apertura verso il nostro mondo interno, è importante quindi riportare l’attenzione sul loro contenuto per indagare il funzionamento della parte più profonda della nostra psiche.
Cosa sono i sogni ricorrenti?
I sogni ricorrenti sono sogni che si ripetono più volte con lo stesso contenuto. Spesso in realtà il contenuto può non essere identico, ma molto simile, e può presentarsi in ambientazioni o circostanze differenti. Alcune persone, per esempio, possono sognare di trovarsi a dover combattere, o di stare facendo un viaggio, o di incontrare un animale… i contenuti dei sogni ricorrenti possono essere assolutamente personali, e possono rappresentare un’indicazione della presenza di conflitti irrisolti nella vita del sognatore. Per questo motivo, un determinato sogno può ripresentarsi più volte durante uno specifico periodo di vita e poi scomparire. Come vedremo, a volte i sogni ricorrenti possono essere anche sogni tipici dal punto di vista dei contenuti e dell’aspetto emotivo.
Cosa sono i sogni tipici?
I sogni tipici sono sogni che tutti conosciamo, perché quasi a tutti è capitato di sognarli almeno una volta, per esempio i sogni in cui voliamo, o cadiamo, o dobbiamo sostenere un esame, oppure dove cerchiamo di fare qualcosa senza riuscirci, come correre o parlare. Sono sogni che trattano contenuti universali, che possiamo ritrovare in diverse epoche e in diverse culture. Altri sogni tipici sono i sogni di imbarazzo, in cui ci si trova vestiti in modo non adeguato, oppure nudi in situazioni pubbliche. In parte questi contenuti hanno un legame con le esperienze di vita, ma in parte corrispondono a un linguaggio universale, presente in ogni individuo.

Quali sono i sogni tipici più comuni?
- Sogni che riguardano il tema della gravità: fanno parte di questo gruppo i sogni che abbiamo citato prima, in cui si sogna di volare o cadere, ma anche sogni in cui si prende l’ascensore, si sale e si scende le scale, si galleggia nell’acqua o si salta da un punto ad un altro con grande leggerezza
- Sogni di imbarazzo
- Sogni che riguardano il corpo e le sue trasformazioni: perdita dei denti o dei capelli, oppure parti del corpo mutilate o che ci provocano dolore
- Sogni di esame, in cui dobbiamo affrontare un esame e spesso lo falliamo
- Sogni di impedimento, in cui si cerca di fare qualcosa senza riuscire, si perde l’autobus o il treno, si ha fretta, si deve arrivare in orario ma si è in ritardo
- Sogni in cui si perde qualcosa o si cerca qualcosa
- Sogni di minaccia: sogni in cui si è minacciati, inseguiti da animali o persone, minacciati dai ladri, o anche rimproverati
- Sogni che riguardano persone defunte
Quanto sono davvero universali e diffusi questi sogni?
Attraverso molte ricerche, è emerso che questi sogni sono davvero molto diffusi, infatti la maggior parte delle persone ricorda di averne fatto uno almeno una volta, e questo si riscontra in uguale misura tra uomini e donne e nelle diverse età: bambini, adulti e anziani. Nei bambini sono più frequenti i sogni di paura e di minaccia, poi con la crescita la loro presenza diminuisce, così come anche quella di sogni in cui le situazioni si risolvono attraverso interventi magici. Nei sogni dei bambini inoltre compaiono più spesso animali rispetto ai sogni degli adulti. Con la crescita tendono ad aumentare i sogni di impedimento, in cui si cerca di fare qualcosa e non si riesce, e i sogni di fallimento, in cui prevale il senso di inadeguatezza. Alcune tematiche sono tipiche di determinate età, per esempio i temi legati alla scuola e agli esami sono più frequenti durante l’adolescenza e in età scolare, oppure i temi legati alla sessualità nei giovani adulti, ma possono essere presenti anche in altri periodi della vita.
Molte ricerche hanno permesso di rintracciare queste stesse tematiche anche nei sogni del passato, come nell’antica Roma e nell’antica Grecia. Per esempio, nel diario dei sogni tenuto dal greco Aristide, nel secondo secolo d.C., si trovano contenuti legati al volare e al cadere, oppure nel Libro dei sogni di Artemidoro, oniromante, ossia interprete di sogni, si trova un catalogo di sogni tipici, tra cui i sogni di volo e sogni in cui si perdono o si cercano oggetti.
Quindi, pur essendo presenti differenze legate al genere, all’età o alla cultura, in generale questi contenuti sono ritenuti universali. È possibile però riscontrare delle differenze individuali nella frequenza con cui essi compaiono, alcune persone, ad esempio, sognano più spesso di essere inseguite o minacciate, mentre per altre sono più frequenti i sogni di imbarazzo. Queste differenze possono fornirci delle indicazioni sulla nostra personalità e su quali sono le nostre tematiche prevalenti, i nostri pensieri notturni preponderanti. Se i sogni sono sufficientemente lunghi, inoltre, è possibile ritrovare nello stesso sogno anche due o più di questi temi tipici. I contenuti tipici spesso sono anche ricorrenti e si ripropongono con una struttura narrativa molto simile. Un sogno ricorrente può indicare aspetti che per la persona sono difficili da affrontare.
Da dove vengono questi contenuti?
Secondo alcuni studiosi, questi contenuti derivano dalla condizione in cui ci troviamo mentre dormiamo, per esempio l’immobilità, o le differenti posizioni che assumiamo, o gli indumenti che indossiamo e il modo in cui siamo coperti. Alcuni stimoli corporei che derivano da tali condizioni possono effettivamente influenzare i sogni, ma ci sono contenuti difficilmente riconducibili a questo, per esempio i sogni in cui compaiono persone defunte. Allo stesso modo, è difficile immaginare che i contenuti tipici derivino esclusivamente dai ricordi delle esperienze diurne. Secondo lo psicologo Alfio Maggiolini, che si occupa di ricerche sui contenuti tipici dei sogni, possiamo ipotizzare che i nostri ricordi diurni si combinino e si intreccino con questi contenuti tipici, che esprimono determinate emozioni, allo scopo di raccontare qualcosa.

Egli ritiene che i sogni tipici rappresentino una componente importante del contenuto di tutti i sogni e che quindi ci aiutino a comprendere il funzionamento dei sogni in generale. Chiama i contenuti tipici “metafore di tipo affettivo”, in quanto costituiscono un linguaggio affettivo del sogno. La metafora è una figura retorica in cui avviene la sostituzione di un termine proprio con uno figurato, in seguito a una trasposizione simbolica di immagini. Per esempio quando diciamo: essere una volpe, per indicare una persona furba, oppure sentirsi a pezzi, o essere al verde. Nel sogno, l’inconscio utilizza tale modalità per esprimere un vissuto soggettivo. Il termine “affettivo” indica che il vero significato del sogno non va ricercato in un oggetto della vita diurna, ma nell’emozione che viene sperimentata. Per esempio, il vero significato del sogno in cui ci si trova vestiti in modo inadeguato è l’emozione dell’imbarazzo. Quel sogno racconta cioè qualcosa che ci riguarda e che ha a che fare con una situazione di imbarazzo.
Nel sogno, quindi, i contenuti tipici si combinano con le nostre esperienze allo scopo di aiutarci a comprenderle meglio. I sogni non forniscono indicazioni sulla realtà, ma sul nostro stato emotivo. Ci offrono uno sguardo diverso su di noi e sulle nostre relazioni, aiutandoci a orientarci nella nostra vita e in ciò a cui teniamo di più. I sogni hanno una funzione prospettica, in quanto permettono di rielaborare le nostre esperienze per orientarci su come agire. Già Aristotele aveva parlato di funzione prodromica dei sogni, che preparano ad agire in un determinato modo. Naturalmente, i sogni non hanno una funzione di premonizione, non indicano cioè ciò che accadrà nella realtà esterna, ma danno un’indicazione su come noi potremmo agire. Le diverse tematiche rappresentano un linguaggio di base dell’inconscio, che le combina per costruire narrativamente le nostre storie oniriche.
Che significato hanno i sogni tipici?
Come abbiamo visto, quindi, i diversi contenuti tipici hanno la funzione di dare un senso emotivo. Per esempio, i sogni di minaccia indicano che nella nostra vita c’è qualcosa che percepiamo come minaccioso. I sogni di volo hanno la funzione metaforica di esprimere leggerezza, lievità, senso di controllo, mentre i sogni di caduta indicano, all’opposto, la perdita di controllo. I sogni di impedimento esprimono una difficoltà nel realizzare qualcosa, i sogni in cui si viene derubati, invece, la paura che ci venga tolto qualcosa di valore che ci appartiene, il timore di perdere qualcosa che per noi è importante.
I sogni in cui compaiono persone defunte, possono rappresentare sia un modo per rielaborare alcuni aspetti della nostra relazione con il defunto, sia, soprattutto in età più avanzata, un modo per riflettere sulla propria stessa morte. Quando compaiono contenuti che riguardano la sessualità, a volte si realizza nel sogno il desiderio di un rapporto sessuale, mentre, altre volte, i sogni riguardano situazioni sessuali o relazionali in cui ci si sente in difficoltà. Spesso i sogni parlano di problemi, preoccupazioni, cose che non vanno, ma anche aspetti delle esperienze diurne che ci colpiscono e che necessitano di essere rielaborati, il sogno aiuta così ad elaborare le novità, sia positive che negative.
Alcune indicazioni sull’interpretazione dei sogni:
- Per prima cosa, è necessario ricordare i sogni. Anche se tutti sogniamo, alcune persone hanno difficoltà a ricordare i sogni. Questo può dipendere dal modo in cui ci si sveglia: se ci si sveglia bruscamente e ci si alza subito dal letto, è più probabile che i sogni vengano dimenticati, mentre se rimaniamo un po’ nel dormiveglia, passando lentamente dal sonno alla veglia, è più facile riuscire a cogliere i contenuti dei sogni. Alcune persone sembrano avere un confine più sottile tra modalità di pensiero consce e inconsce, ma è possibile allenarsi, per esempio tenendo un quaderno sul comodino in cui annotare i sogni. Si è riscontrato infatti, che chi è maggiormente interessato ai sogni, li ricorda con più facilità. Si può riuscire quindi a ricordare nel dettaglio sogni anche molto lunghi.
- Per poter interpretare un sogno, è necessario che sia sufficientemente lungo, composto da almeno qualche frase.
- La tecnica freudiana di interpretazione dei sogni era basata su due modalità. La prima prevedeva di raccogliere associazioni sui singoli elementi del sogno. Freud riteneva infatti che un sogno andasse interpretato nel dettaglio, chiedeva quindi al sognatore di dire tutto ciò che gli veniva in mente rispetto a ogni elemento che compariva nel sogno. Il rischio, in questo caso, è però quello di allontanarsi molto dal contenuto originario del sogno. La seconda modalità consiste invece nell’interpretazione simbolica, secondo la quale un elemento del sogno è in realtà il simbolo di qualcos’altro. Il rischio è che tali traduzioni simboliche siano eccessivamente arbitrarie.

Alfio Maggiolini propone quindi un altro metodo di interpretazione, che consiste nel cercare il significato delle metafore presenti nel sogno, estraendo il vissuto emotivo presente nella storia. A quel punto è possibile domandarsi se si sta vivendo qualcosa di simile nella realtà (per esempio dopo un sogno di minaccia, è possibile domandarsi se c’è qualcosa che nella vita reale viene vissuto come minaccioso). Nel sogno sono presenti due aspetti: quello che accade, e i nostri pensieri rispetto a ciò che ci succede. Questi riflettono due aspetti della nostra psiche: una, l’inconscio, che crea le immagini oniriche, e l’altra che riflette su di esse. Il sogno rappresenta quindi una prima elaborazione di un problema, e può dare indicazioni sul modo di affrontarlo e risolverlo.